Progressioni in deroga, una possibilità che non può essere sprecata
Siamo stati convocati in data odierna dall’Amministrazione per la contrattazione in merito alla definizione delle famiglie professionali, ma abbiamo ritenuto essenziale per lo sviluppo della trattativa che l’Amministrazione fornisca finalmente un percorso adeguato per attuare le progressioni cd in deroga tra le aree, riservate al personale ministeriale.
Il nuovo CCNL consente di partecipare alle progressioni tra l’area degli operatori (ex prima area) e quella degli assistenti (ex seconda area), nonché tra l’area degli assistenti e quella dei funzionari (ex terza area), anche ai dipendenti non in possesso del titolo di studio richiesto per l’accesso dall’esterno con le modalità previste dal contratto stesso. La Legge di bilancio 2022 stanzia risorse dedicate per tali progressioni; tali risorse però non garantiscono numeri adeguati
rispetto alla numerosità degli aventi diritto, è quindi necessario procedere con ulteriori strumenti (come la rimodulazione delle dotazioni tra le aree e la revisione del piano triennale dei fabbisogni del personale) per incrementare significativamente il numero delle progressioni, a tali strumenti, inoltre, va affiancata la richiesta di incrementare la dotazione degli organici per fronteggiare le nuove competenze acquisite dal Ministero.
Nonostante le nostre reiterate richieste all’Amministrazione di avviare un serrato confronto nel merito, ad oggi non abbiamo avuto riscontro in termini numerici né, tantomeno, si è avviato tale confronto.
La connessione logica esistente tra il tema delle famiglie professionali e quello delle progressioni d’area e dei fabbisogni di personale è di chiara evidenza, è per tale ragione che non potremo firmare alcun accordo sulle famiglie professionali se prima non avremo concordato con l’Amministrazione un percorso che garantisca la riqualificazione ad un numero adeguato di lavoratori.
Non possiamo più aspettare oltre, la possibilità di procedere con le progressioni in deroga permane solo fino al 2024, troppi colleghi operano da numerosi anni con abnegazione e profitto senza ottenere alcun riconoscimento di carriera.
Continueremo a richiedere all’Amministrazione di attivare al massimo delle possibilità i nuovi strumenti offerti dal contratto per offrire a tanti colleghi i giusti riconoscimenti di carriera.
Anche per queste motivazioni abbiamo proclamato lo stato di agitazione del personale e convocato assemblea di tutto il personale del Ministero. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.
FPCGIL
Roberto
Copioli
CISL FP
Carlo
Filacchioni
UIL PA
Stefano
Fricano
CONFINTESA
Marco Marzocchi
Antonio Di Nardo
FLP
Roberto
Cefalo
CONFSAL UNSA
Salvatore
Miragliotta