PARTE IL CONFRONTO SUL LAVORO A DISTANZA

 

Il 13 giugno 2022 la nostra delegazione ha partecipato alla prima riunione di Confronto, avente ad oggetto “Atto organizzativo sulle forme di lavoro a distanza”, la cui bozza è stata trasmessa dal Ministero solo venerdì 10 giugno 2022.

Vi ricordiamo che i criteri generali delle modalità attuative del lavoro agile e del lavoro da remoto, nonché i criteri di priorità per l’accesso agli stessi sono, infatti, previsti nell’ambito delle relazioni sindacali di cui all’art. 5 del CCNL Funzioni Centrali sottoscritto il 9 maggio 2022 e che il periodo di tempo durante il quale si svolgono gli incontri non può essere superiore a 30 giorni.

La nostra delegazione ha subito ribadito la necessità di un diverso approccio da parte dell’Amministrazione visti il quadro normativo in evoluzione e la sottoscrizione del nuovo CCNL Funzioni Centrali, che per la prima volta disciplina le diverse forme di lavoro a distanza.

Trattandosi di materia di confronto e non di contrattazione, è importante che l’Amministrazione tenga conto del fatto, INCONTESTABILE VISTO IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI, che i lavoratori hanno già dimostrato di meritare la fiducia e l’autonomia operativa nell’organizzare la prestazione lavorativa.

Tenuto conto che la definizione “a regime” dei diversi strumenti di lavoro a distanza, assume per il personale una prioritaria importanza, è necessario che il tavolo di confronto avviato sia EFFETTIVO e libero da PALETTI PRECOSTITUITI.

I vincoli previsti dal Decreto dell’8 ottobre 2021 “Modalità organizzative per il rientro in presenza dei lavoratori delle pubbliche amministrazioni” non devono guidare i lavori essendo sopravvenuta la sottoscrizione del nuovo CCNL ed essendo presenti in Parlamento proposte di modifica della legge 81/2017.

L’unico limite all’accesso al lavoro agile/remoto può essere lo svolgimento di un’attività non eseguibile a distanza. E dalla lettura del POLA allegato al Piano della Performance 2022-2024, non possiamo che trovare conferme rispetto a quanto da noi evidenziato: ..dalla mappatura è emerso che la maggior parte delle attività del Ministero può essere svolta in modalità agile” e “circa l’80 per cento dei servizi e dei processi sono stati digitalizzati e che circa il 90 per cento delle banche dati e degli applicativi sono consultabili in lavoro agile.”

Sulla base di queste considerazioni ed insieme alle altre organizzazioni sindacali, abbiamo chiesto all’Amministrazione di superare la bozza di atto organizzativo presentato in quanto si proponevano limiti massimi di accesso agli istituti (20% lavoro agile – 10% telelavoro Legge 191/1998),  una serie di vincoli nel numero delle giornate e nella modalità di svolgimento della prestazione (numero massimo di 8 giornate al mese, fascia di contattabilità di 6 ore, assenza di lavoro da remoto CCNL, assenza di lavoro agile parziale) in contraddizione con il quadro normativo e contrattuale.

Inoltre abbiamo chiesto la regolamentazione della fase transitoria (cosa succederà dal 1° luglio??) affinché il personale non venga informato del proprio futuro il giorno prima, lasciando al tavolo sindacale il tempo previsto per il confronto. Purtroppo, dobbiamo constatare che l’Amministrazione non ha voluto affrontare quest’ultimo argomento, quasi dimenticando di essere già al 13 giugno e che il personale ha diritto di sapere come poter organizzare la propria attività lavorativa e familiare.

Riceveremo una nuova proposta da parte dell’Amministrazione e la convocazione per il proseguo del tavolo di confronto. Vi terremo aggiornati

 

                                                                                                          Coordinamento FLP MISE