Lo scorso 3 marzo si è svolta riunione con le OO.SS. in cui, senza documentazione preventivamente inviata da parte dell’Amministrazione, è stata data informativa su importanti questioni di interesse di tutto il personale.Dobbiamo segnalare, innanzitutto, che la convocazione riguardava l’Informativa sul Piano triennale delle assunzioni (2023-2025), ma tutte le organizzazioni sindacali hanno richiesto integrazione dell’ordine del giorno, affinché venissero trattati ulteriori argomenti non rinviabili (tetto straordinario, finanziamento straordinario Conto terzi, piante organiche e progressioni verticali in deroga, funzionamento OPI).È evidente che le relazioni sindacali al MIMIT appaiono gestite come un mero adempimento burocratico e non come strumento a disposizione per migliorare l’organizzazione, innovare, risolvere criticità. In ogni riunione la Parte Pubblica, si impegna ad ascoltare, rivedere, ripensare, ma nei fatti le questioni restano irrisolte.Non tutte le responsabilità possono essere addebitate alla delegazione amministrativa: abbiamo segnalato la totale assenza dell’Autorità Politica del Ministero, che ad oggi non ha ancora incontrato le organizzazioni sindacali. Nelle riunioni avute con gli altri Ministri, le organizzazioni sindacali hanno potuto rappresentare le proprie richieste in merito ad organici, assunzioni, fondi di amministrazione e sviluppo del personale, raccogliendo l’impegno politico a tradurre in azioni concrete tali richieste.

Al MIMIT, è necessario un sostanziale cambio di passo!!Dobbiamo passare dal “vi convocheremo, vi informeremo, vi invieremo” ad un confronto serrato che porti alla definizione del CCNI ed a risolvere criticità storiche non più rinviabili.
Nel merito il nostro intervento si è concentrato su alcuni aspetti, considerato anche che non ci era stata fornita documentazione preventiva.

Le PROGRESSIONI IN DEROGA di cui all’art. 18 co. 6 del CCNL – Funzioni Centrali, non devono essere finanziate solo con le risorse nel limite dello 0,55% del monte salari 2018, ma anche attraverso l’utilizzo di risorse per le assunzioni (art. 17 CCNL), tenendo in equilibrio l’impianto tra la necessità di immettere nuovo personale e valorizzazione di quello già in servizio.
È necessario completare la definizione delle FAMIGLIE PROFESSIONALI di cui al nuovo ordinamento contrattuale, anche per poter definire ed avviare le progressioni verticali.
È necessaria l’effettiva valorizzazione del LAVORO AGILE, visto quanto l’Amministrazione ha indicato nel PIAO che si pone in netto contrasto con quanto proposto al tavolo sindacale come regolamento del lavoro a distanza. Abbiamo continuato a ripetere, quanto questo strumento possa migliorare l’organizzazione del lavoro e dei processi senza ridurlo a semplice strumento di conciliazione vita lavoro, consapevoli di quanto siano alte le aspettative di tutto il personale sul punto.

Nelle ore successive alla riunione è stata trasmessa una ipotesi di progressione fra le aree (compresa l’area delle EP) con utilizzo delle sole risorse aggiuntive richiamate dall’art. 18 del CCNL. I posti individuati sono pochi e non rispondono all’opportunità offerta dal contratto di valorizzare anche il personale non in possesso del titolo di studio richiesto per l’accesso all’Area degli Assistenti e dei Funzionari.
La dotazione organica attuale infatti è assolutamente sottodimensionata e all’attualità i posti scoperti in terza area sono assolutamente insufficienti a rispondere alle esigenze di riqualificazione del personale in seconda area, così come la previsione prevista per legge di non poter mettere a procedura interna più del 50 per cento dei posti disponibili in organico rende assolutamente limitata nei numeri anche la procedura dalla ex prima area verso la seconda.
È di tutta evidenza che per dare piena attuazione al nuovo CCNL delle Funzioni Centrali con riferimento a quanto previsto dalle deroghe dell’art. 18 è assolutamente necessario rimodulare le attuali dotazioni organiche, che vanno riscritte su quattro aree e non più su tre, verticalizzando i fabbisogni ora squilibrati verso il basso, con un aumento dei posti nell’area dei funzionari ed una previsione anche di organico per l’Area delle elevate professionalità.
Solo in questo modo potremo dare effettività e applicabilità al nuovo CCNL e concrete prospettive di percorsi di carriera al personale verso tutte le Aree, compresa quella delle elevate professionalità.
Per fare questo però è necessario che l’Autorità politica esca allo scoperto, perché non è pensabile fare fronte ai nuovi compiti imposti dal PNRR a costo zero, con organici ridotti all’osso, frutto di sottrazioni meramente aritmetiche per effetto della spoliazione di competenze avvenuta negli anni scorsi verso gli Esteri e l’Ambiente.
La rimodulazione degli organici non può avvenire spostando i posti all’interno di un contenitore che nel suo complesso è insufficiente!

In merito al lavoro a distanza, il Direttore Dott. Romeo ha comunicato, senza entrare nel merito delle modifiche, che si ritiene chiuso il confronto con le OO.SS. e che è stata predisposta la versione definitiva del regolamento. Lo stesso sarà anticipato alle parti sindacali e diffuso al personale con avvio dal 1° aprile. Sembra assurdo, ma ad oggi non conosciamo quali modifiche siano state apportate alle precedenti bozze, da tutti definite “irricevibili”.
In sostanza, alle importanti richieste di tutte le organizzazioni sindacali, la Parte pubblica ha rinviato a successivo invio di documentazione, informative, convocazioni.
Se non arriveranno risposte politiche e atti che rispondano alle esigenze di tutto il personale del MIMIT, non potremo che valutare ogni forma di azione e protesta.

Roma, 09/03/2023

Il Coordinamento FLP Mise
Cefalo – Campanella – Bellini